Quali sono i bisogni a cui risponde il Mentoring?
Le risposte possono essere diverse, in base alle tante interpretazioni possibili, ma il punto di partenza resta il “role modeling“: l’ispirazione iniziale per la quale i modelli di comportamento sono alla base di una contaminazione reciproca dei valori.
Il Mentoring dunque è necessariamente “contestuale”, perché non possono esistere valori universali per tutti i contesti.
L’esperienza in un settore non è l’unico elemento importante per essere Mentor, ma è essenziale che si presenti un modello di comportamento che tocchi le motivazioni profonde del Mentee.
Parlandone così tanto, a volte anche con superficialità, si sottovaluta moltissimo il ruolo che i valori hanno nella costruzione non solo del comportamento delle persone, ma anche della loro stessa identità personale e professionale.
Alcune parole e alcuni concetti, inoltre, sono spesso oggetto di confusione.
La parola “comportamento” è spesso sovrapposta alla parola “atteggiamento”, per esempio.
La “motivazione” viene spesso confusa con il proprio progetto di sviluppo professionale e con la propria identità.
Le motivazioni profonde che vengono attivate dal Mentoring sono quelle collegate ai valori che in primis vengono ispirati dal Mentor con la funzione del “role modeling”.
Nella triade valori personali, valori professionali e valori organizzativi, su quali dei tre è opportuno agisca il Mentoring per rendere un buon servizio al cliente?
E chi si deve considerare come cliente: l’Organizzazione che ha investito sul Mentoring o il Mentee?
Ecco cosa si prefigge questo webinar:
Matteo Perchiazzi è fondatore nel 2010 della SIM, Scuola Italiana di Mentoring, partner italiano CMI (Coaching and Mentoring International).
La SIM eroga formazione per esperti di Mentoring e per Mentor; si occupa inoltre di consulenza e ricerca per organizzazioni in Italia e in Europa. È iscritta a EMMC Italy, all’interno della quale Matteo Perchiazzi è stato membro del consiglio direttivo e referente per il Mentoring.
Perchiazzi da 20 anni si occupa ricerca, consulenza e formazione per le applicazioni del Mentoring in piccole e grandi organizzazioni, dalle aziende e òe multinazionali, alle Missioni NATO in Afghanistan e in Iraq, dalle Università italiane ed europee, alle associazioni no profit, fino alle associazioni sportive.
Ricercatore sociale e del lavoro, consulente per lo sviluppo del capitale umano e organizzativo, è laureato in Scienze Politiche Università di Firenze e ha conseguito il PHD all’Università Lumsa di Roma in Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni.
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