La Riflessività è un costrutto centrale nell’attività di coaching, di mentoring e di supervisione. È un costrutto che rimanda alle proprie dimensioni personali ma che è situato socialmente, culturalmente, temporalmente e localmente.
La Riflessività si sviluppa dentro l’esperienza, in un processo in cui il soggetto si interroga ed esplora sé stesso con altri, mentre costruisce il senso dei problemi che affronta e lo sviluppo delle teorie che utilizza per interpretarli.
La letteratura propone due livelli, il primo relativo alla cosiddetta Riflessione “In Action”; il secondo alla Riflessione “On action” (ed infine un ulteriore precisazione alla Riflessione sulla Riflessione sull’azione).
È importante perché la Riflessività è una condizione fondamentale per lo sviluppo professionale. Si configura come la capacità di riflettere continuamente circa quel che si realizza nel percorso di coaching e quel che si realizza in rapporto al contesto. In questo senso, il coach è un ricercatore, perché realizza questo percorso non avendo sempre del tutto chiaro e mentre realizza concretamente la propria pratica professionale.
Riccardo Zuffo è professore di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni in diverse Università ed AD di Telema, società che opera nell’assessement e nel coaching.
In EMCC Italia è Responsabile della Commissione Tecnico Scientifica.